Traitement...

Signora Rosella Hightower

Rosella Hightower è la prima ballerina americana che ha conquistato un posto d'élite sui palcoscenici europei. È considerata una delle ballerine più famose del suo tempo.

Nel 1938, Rosella, adolescente, sbarca in Europa per raggiungere Léonide Massine che gli ha promesso un posto ai "Balletti Russi di Monte-Carlo". Modesta, può fare questo viaggio grazie alla generosità di alcune signore di Kansas City che si sono date da fare per darle una possibilità. La sua prima audizione ebbe successo.

A partire dal 1941, la sua carriera si disegna. L'American Ballet Theater, formato recentemente negli Stati Uniti, lo ingaggia tra i suoi solisti. Il suo nome appare nelle distribuzioni dei principali balletti, insieme ad altre giovani speranze come Nora Kaye, Jérôme Robbins o Alicia Alonso.

Il suo primo ruolo da star le viene offerto alla "Metropolitan Opera" di New York, quando sostituisce Alicia Markova nel suo ruolo preferito "Giselle"

Con la sua solita audacia, prende il suo posto dopo poche ore di ripetizioni. Scommessa riuscita, fa parlare subito di sé.

Nel 1946, i ruoli principali di "Constantia" e "Sebastian" sono creati per lei, a New York nella compagnia del "Balletto Originale Russo", di cui il famoso mecenate, il Marchese di Cuevas, è uno degli animatori. Il Marchese la rivela all'Europa in occasione dell'inaugurazione del "Nuovo Balletto di Monte-Carlo".

La prima apparizione di Rosella Hightower a Parigi, nel 1947, fa scalpore. Arriva a ventaglio, sollevata da una sorta di esaltazione sensuale, libera da ogni costrizione, anche nelle sue prodezze più prodigiose. Il pubblico è smorzato dal suo dinamismo e dal suo virtuosismo rilassato.

Rosella Hightower lavorò per 15 anni presso il Marchese di Cuevas, alla testa di una compagnia di cui era la regina indiscussa. Nonostante una vita vagante e un lavoro fisico sovrumano, non smette mai di appassionarsi a tutto ciò che la circonda.

Ballerina del movimento, non ballerina delle linee, vibra e freme, anche nell'immobilità. Questa ragazza dell'Oklahoma, dal sangue indiano, ignora la meschinità colpita. Balla "largo", disegnando nello spazio curve audaci, spesso rifiutando di congelare i dettagli. Porta alla sua danza una sorta di umorismo malizioso, come se deridesse le proprie prodezze, i suoi equilibri perfetti, le sue piroette folgoranti.

Nel 1961 fonda il Centro di Danza Internazionale con Arlette Castanier, Claudie Winzer e José Ferran, suoi fedeli collaboratori. Questo centro rivoluziona la concezione dell'insegnamento della danza. Suo marito Jean Robier sarà il costumista e scenografo di tutte le produzioni della scuola. Monet Robier, sua figlia, formata all'età di sei anni nel centro, sarà solista nel balletto del XX secolo di Maurice Béjart a Bruxelles e avrà una ricca carriera di interprete. Dedicherà poi la sua vita alla formazione di numerosi professionisti a Cannes e nel mondo.